A CHI SERVE IL SANGUE DONATO
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Ai malati di alcune forme di leucemia, talassemici, emofiliaci.
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Ai feriti in incidenti stradali, sul lavoro e nell'ambiente domestico.
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A chi si deve sottoporre ad interventi chirurgici programmati o urgenti.
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A chi che deve subire un trapianto di midollo osseo.
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A chi riceve organi attraverso il trapianto.
DONAZIONE DI SANGUE INTERO
Il sangue utilizzato a scopo trasfusionale rappresenta una risorsa terapeutica limitata e deperibile e per questo va utilizzato solo quando esiste una precisa indicazione clinica.
Tutto il Sangue Intero raccolto con le donazioni viene frazionato nei suoi emocomponenti, tra cui:
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i concentrati di globuli rossi, che servono per correggere le gravi anemie di varia natura (nelle leucemie, nei tumori, dopo le emorragie, nella talassemia, ecc.);
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i concentrati di piastrine, che servono per tamponare o prevenire le gravi emorragie conseguenti a difetti del numero o della funzionalità di queste cellule;
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il plasma fresco per uso clinico, che serve per tamponare o prevenire talune emorragie conseguenti a difetti della coagulazione.
Buona parte del plasma viene poi avviata alla lavorazione industriale per ottenere prodotti emoderivati, tra cui:
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l'albumina, utile per correggere gli edemi diffusi conseguenti alle gravi insufficienze epatiche;
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le immunoglobuline, usate per contrastare le infezioni gravi;
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i fattori della coagulazione, indispensabili per la cura delle emorragie che accompagnano la loro carenza o assenza congenita, come nelle emofilie.
AFERESI
L'aferesi è una tecnica particolare di prelievo con la quale è possibile sottrarre una o più componenti del sangue, restituendo al donatore ciò che non si intende raccogliere. Per esempio, restituendo i globuli rossi possono essere sottratte maggiori quantità di plasma o di piastrine poiché l'organismo recupera con grande rapidità le perdite di plasma, di piastrine e di globuli bianchi.
Per eseguire l'aferesi occorrono degli specifici apparecchi, i separatori cellulari, ai quali il donatore viene collegato attraverso un circuito sterile e monouso.
PLASMAFERESI e PIASTRINOAFERESI
La donazione di plasma in aferesi, plasmaferesi, ha una durata di circa 60 minuti, durante i quali vengono raccolti da 600 a 700 millilitri di plasma; il donatore deve disporre di tutti i requisiti per l'idoneità al prelievo di sangue intero ma l'emoglobina può avere valori anche più bassi (11,5 g/dl nella donna e 12,5 g/dl nell'uomo); in un programma di plasmaferesi continuativo si possono donare fino a 10 litri di plasma all'anno e l'intervallo minimo tra due plasmaferesi è di 14 giorni (così come fra una donazione di plasma e una di sangue intero, mentre un mese fra sangue intero e plasma). Per una maggiore tutela del donatore l’Avis consiglia comunque sempre un intervallo di 2 mesi tra una donazione e l’altra.
La donazione di piastrine in aferesi, piastrinoaferesi, dura anch’essa circa 60 minuti e richiede, oltre ai requisiti necessari per la donazione di sangue intero, un numero di piastrine circolanti superiore a 150-200.000/mmc; il numero massimo consentito è di 6 piastrinoaferesi all'anno.
Accanto a queste donazioni, esiste la possibilità di eseguire donazioni multiple di emocomponenti in aferesi (donazioni multicomponente), come la donazione di plasma + piastrine o di piastrine + globuli rossi oppure la doppia donazioni di piastrine o di globuli rossi.